di Giovanni Cedrone e Francesco Giovannetti
Strade ancora invase dalle macerie, ritardi nella consegna dei container e le casette per la popolazione restano un miraggio. Così come si sono bloccati i meccanismi dell'orologio del municipio, anche lo scorrere del tempo sembra essersi fermato a Visso, uno dei comuni delle Marche maggiormente interessati dai continui terremoti che hanno sconvolto il centro Italia. "Dopo quattro mesi? E' cambiato poco, c'è troppa burocrazia per un'emergenza come quella che dobbiamo gestire", spiega il sindaco Giuliano Pazzaglini. Chi non ha perso tempo invece è l'azienda vissana del settore alimentare Svila. "Dopo tre settimane siamo ripartiti e non ci siamo più fermati - racconta Mauro Parretti, responsabile di produzione - Siamo l'azienda più grossa, ci definiamo la Fiat di questo territorio. Dalle istituzioni qui non è venuto nessuno a vedere quello che era successo. Quando parliamo del terremoto tra di noi parliamo del fatto che non vediamo la luce in fondo al tunnel. E' questo il problema: non si vede"
Tratto da: repubblica.it