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di Savino Percoco
Dopo l’approvazione dell’odg sulla cittadinanza onoraria per il pm Antonino Di Matteo dello scorso 27 dicembre da parte del Consiglio comunale di Acquaviva delle Fonti (BA), sul balcone del Palazzo municipale, splende uno striscione contro le mafie e solidale al magistrato.
Il caso ha voluto che la simbolica esposizione di legalità fosse esposta a 69 anni esatti dalla morte di Placido Rizzotto. Una coincidenza sorprendente se consideriamo che l’iniziativa parte dalle Agende Rosse, a cui gruppo locale, è intitolato il nome del sindacalista assassinato dalla mafia il 10 marzo 1948 per ordine del medico e boss, Michele Navarra.

Nel Gennaio 2015, uno striscione a supporto di Di Matteo e firmato col logo dell’associazione che fa capo al fratello di Paolo Borsellino, fu già esposto sulla facciata dell’edificio comunale, ma a distanza di mesi fu danneggiato dai venti.
Quest’ultimo invece, si presenta con maggiore vigore, rappresentando la volontà unanime del Consiglio di Acquaviva delle fonti e che di fatto prende una netta posizione verso un uomo che da anni vive sotto scorta e purtroppo e stranamente mai nominato dai vertici dello Stato che si sono succeduti negli anni.

di matteo stris acqua viva

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