Richiesta archiviazione mandanti, non c'è tema sviluppabile
Bologna. "Non siamo riusciti ad individuare, ed e' questo lo sforzo che la magistratura deve fare, quel minimum di supporto indiziario che potesse consentire di valorizzare una contestazione sostenibile in sede penale". Cosi' il procuratore di Bologna, Giuseppe Amato, sulla richiesta di archiviazione firmata ieri per l'inchiesta contro ignoti sui mandanti della strage alla stazione di Bologna del 2 agosto 1980. "Il nostro - ha continuato Amato, a margine di un' iniziativa a Palazzo d'Accursio - e' un ruolo di operatori di giustizia. Il magistrato penale si muove se riesce ad acquisire degli elementi che possano consentire di contestare un'accusa ed esercitare l'azione penale. Questo non e' stato possibile". "Abbiamo dovuto prendere atto - ha concluso - che non c'e' un tema mandanti rispetto al quale si possa sviluppare un'indagine penale. L'indagine si e' posta il tema dei mandanti, noi abbiamo fatto tutto quello che era possibile per verificarla" ma le indagini "ci hanno portato a concludere convintamente sull'insussistenza di ulteriori profili coltivabili in sede penale".
Tra gli elementi presi in considerazione dalla Procura di Bologna sull'inchiesta contro ignoti sui mandanti della strage del 2 agosto 1980 c'e' anche una "caratteristica propria" dei Nar, cioe' lo "spontaneismo", che, ha spiegato il procuratore Giuseppe Amato, "ci e' parso un ulteriore elemento che confliggerebbe con il coinvolgimento consapevole di questi soggetti con altri che svolgessero il ruolo di mandanti e/o finanziatori"
ANSA
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