Ignoti hanno cercato di forzare il selettore della saracinesca della sede di via Simoncini Scaglione, dove si svolgono le attività di recupero scolastico, sportello di sostegno psicologico e centro assistenza legale
La scorsa notte ignoti hanno cercato di forzare il selettore della saracinesca della sede del Centro di accoglienza Padre Nostro di via Simoncini Scaglione, dove si svolgono le attività di recupero scolastico, sportello di sostegno psicologico e centro assistenza legale.
"All’interno degli stessi locali - si legge in una nota - fino a settembre del 2015 vi era anche il servizio degli Sportelli Integrati Territoriali e uno spazio gioco per bambini dai 18 a 36 mesi, finanziati dalla Regione Siciliana, capofila il Comune di Palermo in Ats con altri cofinanziatori il Centro di Accoglienza Padre Nostro – Engim Sicilia – Immaginiaria e Gruppo Sali, servizio che non è più ripartito per motivi a noi ignoti. Invitiamo gli abitanti stessi di Brancaccio - afferma il presidente Maurizio Artale - a custodire ciò che il Centro di Accoglienza Padre Nostro fondato dal Beato Giuseppe Puglisi, costruisce con il sacrificio di tanti operatori volontari".
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I continui attacchi nei confronti del Centro Padre Nostro rispecchiano una situazione ormai insostenibile. Con l’auspicio che al più presto si possa interrompere questa catena la Redazione di AntimafiaDuemila esprime la piena solidarietà a Maurizio Artale e a tutto il Centro Padre Nostro