E’ morto a Roma a 84 anni il celebre linguista Tullio De Mauro, docente universitario, già ministro della Pubblica Istruzione dal 25 aprile del 2000 all’11 giugno del 2001 e presidente della Fondazione Bellonci. Fratello minore del giornalista de L’Ora, Mauro, sequestrato e ucciso dalla mafia il 16 settembre 1970, il professore De Mauro aveva salutato con soddisfazione l’iniziativa dell’Unci che, a tanti anni di distanza dalla scomparsa del congiunto, era riuscita a far collocare una lapide sul luogo del sequestro, in viale delle Magnolie a Palermo.
Per l’occasione al Vice-Presidente nazionale dell’Unci, Leone Zingales, aveva fatto pervenire il seguente messaggio: "Palermo è assai cambiata rispetto alla cupa città spaventata e assoggettata degli anni intorno al 1970. A prezzo carissimo di vite umane Palermo ha trovato in sè la forza di riconoscere il proprio diritto a una vita più libera, più civile. Nè a Palermo, nè in Italia la coscienza si traduce però facilmente in atti che realizzino quel diritto. Il cammino è lungo, la fatica a tratti disperante. E dunque è un atto già significativo, non trascurabile non banale che la città, grazie ai suoi cronisti, grazie al Comune, si ricordi e accetti di ricordare su una pietra durevole chi quel cammino aveva cominciato a percorrere con il suo lavoro di giornalista puntuale e rigoroso".
L’Unione nazionale cronisti italiani esprime il cordoglio per la scomparsa e ne ricorda l’impegno scientifico.
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