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pertini miguelViolento raid di quattro giovani che hanno rubato il tabernacolo e denaro. Il prelato, nipote di Sandro Pertini, è stato medicato al pronto soccorso e dimesso
di Francesco Patanè

Picchiato e rapinato il parroco di San Filippo Neri allo Zen. Questa notte padre Miguel Pertini, nipote dell’ex Presidente della Repubblica Sandro Pertini, è stato colpito alla testa con un oggetto contundente durante la feroce rapina. Secondo quanto il religioso ha raccontato agli uomini della squadra mobile uno dei quattro banditi lo ha colpito con un oggetto alla testa per farsi consegnare tutto il denaro. Il sacerdote ha riportato solo un ematoma, si è fatto medicare al pronto soccorso di Villa Sofia ed è subito stato dimesso.

Secondo una prima ricostruzione della squadra mobile i quattro banditi, tutti giovani a volto coperto, sono entrati in azione intorno alle 5 del mattino. I quattro prima sono entrati in chiesa dove hanno preso il tabernacolo con all’interno i calici e le ostie per l’eucaristia. Dalla chiesa, attraverso la canonica, sono saliti al secondo piano dello stabile dove ci sono gli alloggi del parroco. Il religioso è stato sorpreso mentre dormiva, ha fatto appena in tempo a svegliarsi che i quattro malviventi, molto probabilmente giovani del quartiere Zen 2, lo hanno immobilizzato e minacciato con un grosso oggetto contundente, un soprammobile dell’abitazione. Si sono fatti consegnare 300 euro in valuta argentina e 100 euro in contanti. “Cercavano denaro ed erano convinti di trovarne molto di più – commentano dalla squadra mobile – Pensavano di trovare tutte le offerte delle funzioni natalizie”.

Sul posto oltre alla squadra mobile che coordina le indagini, sono intervenuti anche gli agenti della scientifica che stanno cercando elementi per risalire ai responsabili della rapina. Solidarietà da parte degli altri parroci della città. Domani alle 19 nella parrocchia di San Giovanni Battista a Tommaso Natale verrà celebrata una Santa Messa "in riparazione - spiega il parroco - all'oltraggio contro l'Eucaristia".

Il gesto è stato fermamente condannato dal sindaco Leoluca Orlando, che insieme al questore Guido Longo ha incontrato il sacerdote rapinato: "La vile aggressione di cui è stato vittima padre Pertini con la sua famiglia all'interno della parrocchia di San Filippo Neri è un fatto gravissimo che segna un salto di qualità per violenza e contenuto. L'impegno di padre Pertini, in prima fila con al fianco l'Amministrazione -continua Orlando- ha evidentemente dato fastidio e dà fastidio a quanti per anni hanno avuto il controllo sul territorio ed oggi hanno perso terreno. Il Comune è e sarà sempre a fianco di padre Pertini e di tutti coloro che allo Zen lavorano ogni giorno per costruire un futuro migliore per quel quartiere, che significa un futuro migliore per tutta Palermo".

"A nome mio personale e di tutto il Consiglio comunale esprimo la piu' ferma condanna per l'aggressione di cui e' stato vittima padre Miguel Pertini allo
Zen", dice il presidente del Consiglio comunale di Palermo Salvatore Orlando. "Lo Zen rappresenta Palermo e il suo percorso di cambiamento, la sua voglia di riscatto e la sua quotidiana battaglia contro chi vuole continuare a controllare il territorio. Anche per questo il Consiglio comunale come massima espressione democratica della citta' sara' sempre vicino a tutti coloro che allo Zen come in tutta la citta' sono impegnati per il cambiamento".

A Don Miguel Pertini l'abbraccio e la piena solidarietà di tutta la redazione di ANTIMAFIADuemila

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