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cucchiari giuseppe contrada pianoporto taorminaCucchiara, in riferimento alla notizia che gli Stati Uniti avrebbero individuato nell'area di contrada Piano Porto la sede dell'elisuperficie ha voluto precisare che si tratta di una inesattezza
di Emanuele Cammaroto
Il Questore di Messina, Giuseppe Cucchiara (in foto), interviene sul recente sopralluogo effettuato dalla delegazione americana a Taormina per il G7 e fa chiarezza sulle indicazioni che si delineano all’orizzonte per la scelta dell’elipista da approntare per il vertice dei Capi di Governo e di Stato del 26 e 27 maggio a Taormina. Cucchiara, in riferimento alla notizia che gli Stati Uniti avrebbero individuato nell’area di contrada Piano Porto la sede dell’elisuperficie ha, infatti, in una nota inteso ufficialmente «precisare che si tratta di una inesattezza, poiché la scelta dell’area o delle aree destinate ad elipista in Taormina non rientra nelle prerogative dei componenti la delegazione diplomatica americana, né tantomeno di altre delegazioni estere». In sostanza dal Questore, senza intento polemico ma espressamente al fine di chiarire la situazione, arriva una importante precisazione: non saranno le delegazioni a scegliere in via autonoma i luoghi per gli allestimenti di una importante opera come nel caso specifico l’elipista.

La scelta degli americani. La delegazione diplomatica statunitense era stata in città nella settimana appena trascorsa ed aveva visionato l’area di contrada Piano Porto, dove si trova un ampio piazzale tradizionalmente utilizzato in via occasionale per le esigenze di atterraggio di elicotteri ma che, ovviamente, necessita di lavori per attrezzare i terreni e sistemare la viabilità circostante. Sulla questione dell’elipista o, per meglio dire, delle elipiste si era pure soffermato a più riprese anche il sindaco Eligio Giardina e le parole del Questore Cucchiara, indirettamente, fanno chiarezza pure su quanto aveva dichiarato il primo cittadino qualche tempo fa in Consiglio comunale. «Saranno 3 o 4 siti dove poter fare atterrare gli elicotteri – aveva detto Giardina -, lasciando a parte quello americano. Infatti, dicono che gli americani verranno, si cercheranno loro la zona dove far atterrare i loro elicotteri e non vogliono essere coinvolti dagli altri. Avranno una gestione autonoma della problematica. I siti – aveva aggiunto sempre Giardina – sono uno quello di proprietà comunale sotto la piscina (contrada Bongiovanni), il campo sportivo come sito per il 118 e l’altro è (contrada) Piano Porto». Intanto l’incarico di formare il Governo conferito dal Capo dello Stato Sergio Mattarella a Paolo Gentiloni potrebbe accelerare l’attesa nomina del Commissario per il G7, fondamentale per avviare i cantieri del G7 tra i quali anche l’elipista.

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