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guzzanti formigliSu La7 affianca Corrado Formigli a «Piazzapulita». Il conduttore: ironia per far riflettere e invita ufficialmente il presidente Renzi alla prima puntata per parlare di immigrazione
di Emilia Costantini
«Non voglio che il pubblico si chieda “chi” c’è stasera a Piazzapulita, ma “cosa” c’è a Piazzapulita». Corrado Formigli parte con la sesta edizione del programma più longevo di La7: ogni giovedì alle 21.10, approfondimenti, dibattiti in studio e tanti reportage. Ma quest’anno c’è anche una novità: approda alla piazza Sabina Guzzanti con il suo TgPorco. «Non abbiamo mai avuto la satira, non ci interessava — spiega il conduttore —. Sabina però fa ridere, incavolare e riflettere, è sempre coraggiosa, profonda, mai piatta».

E in proposito Formigli cita il caso della vignetta di Charlie Hebdo sul recente sisma: «Nell’indignazione generale che condannava l’immagine delle vittime italiane, l’unica voce che si è alzata in difesa del giornale satirico è stata quella della Guzzanti. Tutti si sono indignati, ma non si sono domandati perché è accaduto qualcosa che era assolutamente prevedibile. L’essenza della satira di Sabina è di voltare le spalle alla morale corrente». Interviene la diretta interessata: «La vignetta è stata spacciata per derisione dei morti: sarà stata macabra e può non piacere, ma è stata una denuncia scomoda». Poi, riguardo al suo ritorno in tv, l’attrice aggiunge: «Il problema è la censura: in Rai mi sembra evidente. Dal piccolo schermo sono mancata non per scelta mia, ma la satira mi mancava e l’ho fatta sul web». Nella prima puntata è prevista un’inchiesta esclusiva su «scuole e terremoto — anticipa Formigli —, cioè le costruzioni realizzate in zone sismiche dove le possibili tragedie sono già annunciate». Di morti Formigli ricorda anche quelli di «un’immensa strage di cui non si è quasi fatto cenno: le 324 vittime in Iraq nel luglio scorso. Ero a Baghdad — racconta — per un reportage che ora è diventato un libro (Il falso nemico, Rizzoli, ndr)e sono arrivato sul posto 45 minuti dopo. Ho cercato di capire perché viviamo nel terrore: sarà uno dei temi che tratteremo».

Non può mancare poi il M5S: «Faremo il tagliando su cosa sta succedendo a Roma — avverte il giornalista —. Non condivido l’attacco dei pentastellati all’informazione: oggi fanno più notizia degli altri, quindi non è un complotto giornalistico contro di loro. Non accetto però chi gode dei problemi in Campidoglio: come cittadino romano vorrei la città pulita e gli autobus in orario. Inviteremo la Raggi». Chissà se la sindaca accetterà l’invito, nel frattempo la incarnerà Guzzanti: «Io l’ho votata e la rivoterei — dice —. Ma mi chiedo: almeno l’assessore al bilancio l’avrà trovato?». Tra i personaggi in parodia anche Massimo D’Alema e Maria Elena Boschi. E a proposito di ospiti eccellenti, Formigli rilancia: «Invito il presidente Renzi, di cui ho apprezzato la linea coraggiosa sull’accoglienza dei migranti. Noi sulla sua black list? Credo che il dovere di un premier sia quello di partecipare anche alle trasmissioni non favorevoli».

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