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terremoto centro italiaIl sindaco di Amatrice: "Metà paese non esiste più". Crolli anche a Norcia. Nessun danno alle Basiliche di Assisi, già colpite dal terremoto del 1997
Un forte terremoto alle 3.36 di questa notte ha sconvolto il centro Italia provocando vittime danni ingenti e feriti. Paesi interamente rasi al suolo, i primi morti accertati (più di 10 al momento, tra cui alcuni bambini, ma la conta sembra destinata a salire di molto), decine tra feriti e dispersi ancora bloccati sotto le macerie. L'epicentro della scossa nei pressi di Accumoli, in provincia di Rieti, con profondità di 4 chilometri (diverse le repliche, le più forti delle quali, magnitudo 5.4 e 5.1, nella zona di Perugia, alle 4,33).

Il sisma, avvertito nitidamente a Roma ma anche a Napoli e Rimini, è "paragonabile" - riferisce il capo dipartimento della Protezione Civile, Fabrizio Curcio - al terremoto registrato sette anni fa a l'Aquila (erano le 3,32 del 6 aprile 2009, magnitudo 6,3). Il sindaco di Amatrice: "Mezzo paese non c'è più". Almeno cinque morti Sarebbero almeno cinque le vittime del terremoto ad Amatrice. Ci sono "case crollate", e "gente sotto". Il sindaco di Amatrice, Sergio Pirozzi, conferma che sarebbero diverse le persone rimaste coinvolte nei crolli provocati dal sisma che ha colpito il reatino. Alla sala operativa dei vigili del fuoco sono arrivate decine di segnalazioni: le aree piu' colpite sarebbero, oltre a quelle di Amatrice, quelle di Accumoli e di Posta. Squadre dei vigili sono dirette nella zona anche da Abruzzo e Marche.

Terremoto, sindaco Accumoli in lacrime: almeno sei morti, anche due bimbi "Ci saranno almeno sei vittime. Ci sono anche due bambini piccoli". Cosi' il sindaco di Accumoli Stefano Petrucci, in merito al sisma che ha colpito il suo Comune. "Una persona - conteggia il sindaco - è stata estratta morta dalle macerie questa notte. Poi c'e' una famiglia di quattro persone sotto una casa crollata, e qui purtroppo ci sono due bambini piccoli. Inoltre c'e' un altro disperso. Mi auguro che i fatti mi smentiscano".

Dieci morti a Pescara del Tronto. Cento dispersi. Due bimbi estratti vivi dalle macerie "Il paese non esiste più, quasi tutte le case di Pescara del Tronto sono crollate. E' un disastro". A dirlo all'Adnkronos Aleandro Petrucci il sindaco di Arquata del Tronto, paese in provincia di Ascoli Piceno, colpito questa notte dal terremoto. In questo momento il sindaco si trova proprio nella frazione di Pescara del Tronto e racconta di sette-otto persone estratte vive dalle macerie tra cui due bambini. Secondo le prime testimonianze i morti accertati sarebbero dieci mentre almeno cento persone risultano ancora disperse. Tre le vittime accertate ad Arquata "Sono tre le vittime accertate ad Arquata (Ascoli Piceno), ma il bilancio purtroppo potrebbe salire". Lo ha detto il presidente della Regione Marche, Luca Ceriscioli, ai microfoni di RaiNews 24. "La situazione è pesante, la prima scossa ha colpito duramente e ancora si sta cercando sotto le macerie di capire se ci sono persone. In questo momento la priorità va alle ricerche, alla vita umana". Protezione civile: Pienamente operativo sistema soccorsi "Il sistema di protezione civile è pienamente efficiente, vi sono difficoltà a raggiungere alcune località ed è stato già attivato il Genio militare. Le prestazioni sanitarie sono assicurate": è quanto ha detto il capo della Protezione Civile Fabrizio Curcio parlando del terremoto che ha colpito il Centro Italia alle 3,38, dopo la riunione operativa. -

Tratto da: rainews.it

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