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avviso pubblicoVenerdì 24 giugno, subito dopo la Marcia degli Amministratori sotto tiro che ha coinvolto centinaia di persone tra amministratori locali provenienti da tutta Italia, cittadini, rappresentanti dei sindacati (Cgil, Cisl, Uil) e delle associazioni, si è svolta presso l’Auditorium di Gioiosa Jonica, la presentazione del Rapporto “Amministratori sotto tiro” con tutti i dati sulle intimidazioni e minacce rivolte agli amministratori locali relativi all’anno 2015.
Si tratta di dati molto preoccupanti. Il numero delle minacce ad amministratori locali e funzionari pubblici nel 2015 è sensibilmente aumentato rispetto al passato, confermando un fenomeno radicato, seppur in maniera non uniforme, su gran parte del territorio italiano.
Sono infatti 479 gli atti di intimidazione e minaccia rivolti ad amministratori locali e funzionari pubblici censiti da Avviso Pubblico per l’anno 2015. Una media di 40 intimidazioni al mese. Una minaccia ogni 18 ore.
Rispetto al 2014, quando furono 361, si registra un preoccupante incremento del 33%.
Roberto Montà, Presidente di Avviso Pubblico, ha commentato così il dato: “La situazione descritta dal Rapporto testimonia la fragilità della democrazia a livello locale. Sono i cittadini i primi a doversene preoccupare. La Marcia di Polistena rappresenta un’alleanza tra soggetti del Paese che vogliono costruire, oltre che resistere. Senza questa alleanza il Rapporto diventerà ogni anno più denso e gli amministratori onesti scapperanno”.
A seguire il Sindaco di Gioiosa Ionica, Salvatore Fuda, ha affermato: “Sentiamo la necessità di un forte intervento governativo dal punto di vista economico, in sostegno ai Comuni di questo territorio, per garantire i servizi minimi. La criminalità altrimenti sarà sempre un passo avanti”.
Gianluca Callipo, Sindaco di Pizzo e coordinatore nazionale ANCI Giovani,
ha sottolineato: “Una giornata come quella di oggi rappresenta molto per il Paese e, soprattutto, per la Calabria. Chi colpisce un amministratore locale colpisce il livello istituzionale più vicino ai cittadini”.
Arturo Bova, Presidente della Commissione antindrangheta della Regione Calabria, ha aggiunto: “Avviso Pubblico ha fatto emergere un pezzo di Calabria che di solito non emerge. Questa è una terra sotto tiro anche perché sempre più sindaci riescono a infastidire la bestia chiamata ‘ndrangheta”.
A seguire Salvatore Mafrici, Vicepresidente di Avviso Pubblico e referente per la provincia di Reggio Calabria, ha dichiarato: “La Marcia deve rappresentare una svolta, giornate di questo tipo devono diventare la regola. Esportiamo questo modello di Calabria”.
Il dibattito si è concluso con l'intervento diMaria Antonietta Sacco, Coordinatrice regionale di Avviso Pubblico: “Se non decidiamo, tutti, di combattere la sfida di superare la marginalità di questa terra, accadrà quello che ha ipotizzato il Presidente Montà e perderemo la democrazia”.

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