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Apprendiamo dal WEB che il 29 Giugno prossimo il Sindaco della città di Castelvetrano Silinunte Avv. Felice Ferrante, inaugurerà alle ore 12 lo spazio giochi attiguo alla Scuola Materna di Via Ignazio Torino che è stato realizzato nell’ambito del piano di Azione e Coesione - Piano d’intervento servizi di cura per l’infanzia e gli anziani non autosufficienti.
Il primo cittadino ha deciso di intitolare detto spazio giochi a Nadia e Caterina Nencioni le due sorelline di 9 anni e di appena 50 giorni, morte in via dei Georgofili il 27 Maggio 1993. per mano di Matteo Messina Denaro, cittadino mafioso di Castelvetrano.
Pur comprendendo che non possiamo impedire ad alcuna amministrazione pubblica di intitolare luoghi in ricordo di chicchessia, in questo caso  possiamo però dire la nostra a ragion veduta:
- Ci piacerebbe tanto che l’ennesima intitolazione a ”Nadia e Caterina” fosse intesa quale pugno nello stomaco per tutti coloro che abitano a Castelvetrano e non disdegnano la latitanza del capo mafioso che il 27 Maggio 1993 è venuto a Firenze per far crollare gli Uffizi e ha ucciso le due bimbe, i loro familiari, il giovane Dario Capolicchio e ha invalidato permanentemente 48 persone, tutto sotto sua diretta responsabilità.
Ci piacerebbe tanto che l’intitolazione dello spazio per bambini a “Nadia e Caterina“ fosse un forte messaggio a quanti coprono a Castelvetrano la latitanza di Matteo Messina Denaro.
Ci piacerebbe tanto che il primo cittadino di Castelvetrano stesse facendo una mossa di grande coraggio affinchè il latitante per antonomasia fosse arrestato.
Siamo però sempre guardinghi davanti a mosse che in apparenza denotano coraggio, ma che spesso sono solo strumentali, e quindi crediamo che lo spazio a Castelvetrano potesse essere tranquillamente intestato a bambini sempre vittime di mafia, ma siciliane.
Non vogliamo piazze e luoghi i più disparati intestati alle nostre vittime anche fuori dal “continente”, tanto per lavare le coscienze della politica, ma l’arresto da parte di chi deve a livello di Ministero dell’Interno e Ministero della Giustizia, del macellaio di via dei Georgofili, che da Castelvetrano è venuto a portarsi via i nostri figli fino a Firenze e ben 23 anni fa.

Giovanna Maggiani Chelli
Presidente
Associazione tra i familiari delle vittime della strage di via dei Georgofili

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