Palermo. ''Dopo dodici anni dalla morte di Attilio Manca, l'urologo di Barcellona Pozzo di Gotto (ME), sono emersi nuovi fatti dalle ultime rivelazioni del pentito D'Amico Carmelo, ex capo dell'ala militare di Cosa Nostra barcellonese. Attilio Manca, per chi non conosce i fatti, probabilmente operò il boss mafioso Bernardo Provenzano, con il sistema laparoscopico nel 2003 a Marsiglia. Dal racconto del pentito D'amico Carmelo, sembra, che dietro l'uccisione del giovane brillante urologo barcellonese, ci possano essere interessati i servizi segreti o ancora un denerale dei carabinieri collegato agli ambienti della Corda Frates e un direttore del Sisde''. Lo dice Vincenzo Santangelo portavoce al Senato del M5S, che per la terza volta ha presentato una interrogazione con carattere d'urgenza, proprio nell'anniversario della suo decesso. Il portavoce ha posto l'attenzione anche sulle mancate risposte alle precedenti interrogazioni: un silenzio assordante - dice - non giustificabile, nei confronti della famiglia Manca e di tutti i cittadini italiani che aspettano di conoscere la verità.
ANSA