Per il Giudice “il fatto non sussiste”.
di AMDuemila
Assolti perché il fatto non sussiste. E' questa la decisione del giudice monocratico Laura Benanti al processo per reato elettorale che vedeva come imputati l'ex presidente della regione Raffaele Lombardo, finito alla sbarra assieme al figlio Toti, attualmente deputato all'Ars e ad altre tre persone, Ernesto Privitera, Giuseppe Giuffrida e Angelo Marino.
L'accusa aveva chiesto la condanna a un anno e 10 per per l'ex governatore e a due mesi per il figlio. I pm Lina Trovato e Rocco Liguori, che rappresentano l'accusa, avevano chiesto al Tribunale di condannare Raffaele Lombardo alla pena di un anno e due mesi con cinque anni di interdizione dai pubblici uffici. Per Toti la richiesta era stata di 10 mesi di reclusione. Raffaele Lombardo poco prima che il giudice si ritirasse in una camera di consiglio durata quaranta minuti aveva fatto dichiarazioni spontanee. Lo stesso ex presidente si era detto “fiducioso”. Adesso si dovrà aspettare ancora sessanta giorni per poter leggere le motivazioni della sentenza, da queste potrebbe dipendere la possibilità, per l'accusa, di ricorrere in appello.
Voto di scambio, assolti i Lombardo
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