Questo sito utilizza cookie tecnici e di terze parti per migliorare la navigazione degli utenti e per raccogliere informazioni sull’uso del sito stesso. Per i dettagli o per disattivare i cookie consulta la nostra cookie policy. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina o cliccando qualunque link del sito acconsenti all’uso dei cookie.

Dopo il funerale hollywoodiano di Vittorio Casamonica il sit-in voluto dal presidente del Pd Matteo Orfini. La protesta dei movimenti per la casa. Fischi e fiori all’arrivo di Marino - VIDEO
di Redazione Roma Online e Manuela Pelati
Circa un migliaio di persone hanno partecipato al sit-in «Antimafia capitale» giovedì pomeriggio in piazza Don Giovanni Bosco , dove il 20 agosto scorso si è svolto il funerale-show di Vittorio Casamonica. La convocazione in piazza voluta dal presidente del Pd Matteo Orfini, imponeva l’assenza di bandiere, slogan e vessilli e sul palco allestito davanti a 140 sedie, con la conduzione di Francesco Siciliano, si sono susseguiti i rappresentanti di Sant’Egidio, dei sindacati Cgil, Cisl e Uil, delle confederazioni (Confcommercio, Industriali, Albergatori) e delle associazioni antimafia, legate al volontariato e alla società civile. Nessun politico ha preso la parola anche se in piazza ce n’erano numerosi, soprattutto del Pd e di Sel, c’erano sindaci delle altre città e presidenti dei Municipi di Roma.

Marino: «Roma è antifascista»
Il sindaco Ignazio Marino, giunto dopo circa un’ora dall’inizio della manifestazione blindato dalla scorta e da un cordolo di decine di carabinieri, non ha fatto nessun discorso. Prima della conclusione del sit-in solo poche parole: «La presenza delle persone in questa piazza dimostra che Roma è una città antifascista, antinazista e antimafia: abbiamo cacciato i fascisti e i nazisti, ora cacceremo anche la mafia».

Marino preso d’assalto dai cronisti
Tra le persone accorse all’arrivo del sindaco Marino - giunto dopo la prima riunione di giunta al rientro da 20 giorni di vacanza negli Stati Uniti - molti hanno urlato: «Vergogna», «Vai a casa, non sei degno di Roma», «Dove stavi quel giorno, a pija i tonni?», «Lascia Roma, Roma ha bisogno di altro». Ma altrettante persone hanno fatto applausi e apprezzamenti: «Vai avanti, non mollare» e qualcuno ha anche portato mazzi di fiori. Sia al suo arrivo, sia nei momenti finali, si è scatenato il caos e le resse - tra spintoni e caldo - delle decine di reporter intorno al sindaco hanno creato momenti di paura. A chi, durante la manifestazione, gli chiedeva e lo esortava a prendere la parola, il sindaco ha risposto di «essere venuto solo per ascoltare, non per parlare». E infatti la convocazione in piazza aveva la regola del silenzio politico.
shadow carousel

Allontanati gli antagonisti
Una decina di manifestanti dei movimenti per la casa che si sono presentati con striscioni, megafoni urlando slogan e rivendicazioni, sono stati allontanati dalle forze dell’ordine. Prima dell’inizio del sit-in inoltre avevano diffuso volantini di protesta per il diritto alla casa. In piazza oltre alle decine di camionette di polizia e carabinieri, c’erano i celerini con caschi, manganelli e scudi, guidati direttamente dal questore D’Angelo. Erano presenti inoltre la delegata alla sicurezza e vice gabinetto del sindaco Rossella Matarazzo e il comandante dei vigili Raffaele Clemente.

Il ministro della giustizia Orlando e la president antimafia Bindi
Nell’area blindata per l’occasione accanto al sindaco c’erano il ministro della Giustizia Andrea Orlando, il presidente dell’Antimafia Rosy Bindi e quello dell’Associazione dei Comuni (Anci) Piero Fassino, il governatore Nicola Zingaretti, il presidente del Pd e promotore dell’iniziativa Matteo Orfini. «Orfini si è esposto e si è preso il rischio di organizzare una manifestazione come questa che è stato un successo politico», ha sottolineato Orlando. E Orfini ha rivendicato : «Per troppo tempo si diceva che a Roma la mafia non c’era e invece c’è e va sconfitta. A Roma non c’è mai stata una manifestazione antimafia e credo che quella di oggi dimostri che questa città sta prendendo coscienza». Rosi Bindi: «La criminalità ha coinvolto pezzi importanti dell’amministrazione di questa città e va combattuta».

corriere.it

ANTIMAFIADuemila
Associazione Culturale Falcone e Borsellino
Via Molino I°, 1824 - 63811 Sant'Elpidio a Mare (FM) - P. iva 01734340449
Testata giornalistica iscritta presso il Tribunale di Fermo n.032000 del 15/03/2000
Privacy e Cookie policy

Stock Photos provided by our partner Depositphotos