Questo sito utilizza cookie tecnici e di terze parti per migliorare la navigazione degli utenti e per raccogliere informazioni sull’uso del sito stesso. Per i dettagli o per disattivare i cookie consulta la nostra cookie policy. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina o cliccando qualunque link del sito acconsenti all’uso dei cookie.

stele-marina-cinisi-web23 dicembre 2013
L’emergere di zone d’ombra attorno al disastro aereo del 23 dicembre 1978 a Punta Raisi, nel quale persero la vita 108 persone, non può che lasciare sgomenti.
È l’ennesima tragedia che, archiviata in prima istanza come frutto di errore umano, lascia intravedere invece cause di altro genere. Come è accaduto altre, troppe volte, nel nostro Paese. L’augurio è allora che la magistratura possa andare fino in fondo nell’accertare ogni responsabilità. In primo luogo per il bisogno di verità dei famigliari delle vittime. Ma anche per quello di tutti i cittadini onesti che credono in una democrazia trasparente, incompatibile con le zone d’ombra o quelle mezze verità che offendono la verità non meno delle manipolazioni e dei silenzi.

d. Luigi Ciotti

ARTICOLI CORRELATI

Punta Raisi, la stele della sciagura trasformata in una discarica
La denuncia dell'associazione dei familiari delle vittime. Oggi l'anniversario della tragedia del 1978. L'appello di don Luigi Ciotti: "Si faccia luce su quanto accaduto, ci sono ancora troppe zone d'ombra".

ANTIMAFIADuemila
Associazione Culturale Falcone e Borsellino
Via Molino I°, 1824 - 63811 Sant'Elpidio a Mare (FM) - P. iva 01734340449
Testata giornalistica iscritta presso il Tribunale di Fermo n.032000 del 15/03/2000
Privacy e Cookie policy

Stock Photos provided by our partner Depositphotos