1° luglio 2013
Palermo. “Un carabiniere giovanissimo, ma con un senso del dovere già affermato. Salvatore Nuvoletta (foto di sinistra) aveva solo 20 anni quando i Casalesi lo uccisero a Napoli per vendicare la morte del boss Mario Schiavone, colpito durante un conflitto a fuoco con i carabinieri. Salvatore quel giorno era addirittura di riposo, ma era un rappresentante dell’Arma. Questo bastava per eliminarlo. Teneva in braccio un bambino che, grazie al suo coraggio, riuscì a salvare. A 31 anni da quel tragico giorno, ricordare Salvatore Nuvoletta è innanzitutto un dovere civile”.
Lo afferma Sonia Alfano (Presidente della Commissione Antimafia Europea e dell’Associazione Nazionale Familiari Vittime di Mafia) nel giorno della commemorazione del carabiniere Salvatore Nuvoletta, ucciso in provincia di Napoli il 2 luglio 1982.
“Ma oggi - aggiunge Sonia Alfano - ricordiamo anche Gaetano Cappiello (foto di destra), un agente di pubblica sicurezza che prestava servizio alla Squadra Mobile di Palermo e che fu ucciso il 2 luglio del 1975 nel corso di un’operazione antiracket. Anche lui giovanissimo, aveva 28 anni, e una figlia piccola. Un altro servitore dello Stato, ucciso nel compimento del proprio dovere”.
web: soniaalfano.it