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carabinieri web39di F. Q.
Quattro o cinque persone sono entrate in azione sulla strada provinciale 272 tra Apricena e San Marco in Lamis, in provincia di Foggia. Le vittime avevano precedenti penali. Si tratta dell'omicidio dall'inizio del 2017: negli ultimi 8 mesi si contano 17 morti tra Capitanata e Gargano
Quattro persone sono morte in un agguato tra Apricena e San Marco in Lamis, in provincia di Foggia. Il commando è entrato in azione poco dopo le 10 sulla Strada provinciale 272 nei pressi della stazione ferroviaria: le vittime - tutte con precedenti penali - viaggiavano su due auto, un Maggiolone e un pick up, quando sono stati affiancati da una vettura con 4 o 5 persone a bordo che hanno aperto il fuoco con le pistole. Hanno tentato di fuggire attraverso le campagne ma sono stati raggiunti dai sicari. Tre i morti sul colpo, mentre il quarto - rimasto in un primo momento gravemente ferito - è deceduto durante il trasporto verso l’ospedale di San Severo. Tra le persone uccise, secondo quanto riporta La Gazzetta del Mezzogiorno, ci sarebbe Mario Romito, affiliato all’omonimo clan di Manfredonia e sfuggito sette anni fa a un altro agguato nel quale morì un suo parente.
Al momento non si conoscono maggiori dettagli, ma appare già chiara agli investigatori la matrice mafiosa dell’assalto: potrebbe trattarsi di una vendetta incrociata dopo il ferimento di due persone a colpi di kalashnikov nel mercato di San Marco in Lamis, a maggio, seguito dal duplice omicidio di Antonio Petrella e suo nipote Nicola Ferrelli, ritenuto vicino al clan Di Summa.
I due vennero ammazzati senza pietà il 20 giugno alla periferia di Apricena. Dopo averli affiancati in corsa, i killer crivellarono di colpi la loro auto con pistole, fucili e kalashnikov. Poi scesero e, secondo la ricostruzione degli investigatori, hanno finito i due con diversi colpi al volto, sfigurandoli. Una mattanza che, forse, è stata vendicata con l’agguato di oggi.
Lo scorso 27 luglio, invece, a Vieste, sempre nel Foggiano, un uomo legato alla mala garganica era stata assassinato all’ora di pranzo all’interno della propria attività commerciale davanti alla propria famiglia e ai turisti. Con l’agguato di oggi, sale a 17 il numero di vittime di omicidi legati alla guerra di mafia in atto tra la Capitanata e il Gargano da oltre un anno.

ilfattoquotidiano.it

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