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12 febbraio 2015
Lo scorso 31 luglio avrebbero tentato di uccidere a colpi di pistola Mario Dambrosio, 43 anni, fratello del noto boss di Altamura, in provincia di Bari, Bartolo Dambrosio, a sua volta assassinato a settembre del 2010 nel corso di un agguato spietato mentre faceva jogging sulla Murgia. Tre presunti esponenti di un clan emergente della città murgiana sono stati sottoposti a fermo di indiziato di delitto dai carabinieri del reparto operativo del Comando provinciale, in esecuzione di un provvedimento emesso dalla Direzione distrettuale antimafia del capoluogo pugliese. Si tratta di Pietro Antonio Nuzzi, 32 anni, presunto capo, di Francesco Zazzara, 21, e di Eduart Mihasi, 19, albanese.

Per tutti l'accusa è di tentato omicidio. Lo scorso 31 luglio, in via San Luca ad Altamura, vicino alla sua abitazione, furono esplosi diversi colpi di pistola all'indirizzo di Mario Dambrosio che rimase vivo per un miracolo e, gravemente ferito, si rifugiò in un bar vicino.

Agli arrestati viene contestata anche l'aggravante di aver usato metodi e finalità mafiose, con l'accusa ulteriore di aver agito per ottenere l'eliminazione fisica di presunti appartenenti a gruppi criminali e garantirsi il predominio sulle attività delittuose. Inoltre, i tre dovranno rispondere di detenzione e porto di arma clandestina, assieme al fratello di Nuzzi, Angelantonio, 35 anni, incensurato, arrestato il 9 gennaio scorso sempre dai carabinieri del Reparto Operativo, poiché trovato in possesso di numerose armi (tre pistole, un fucile a canne mozze, munizioni, droga e materiale esplodente), tra cui il revolver Zastava calibro 357 magnum, che una perizia, disposta dalla Direzione Distrettuale Antimafia del capoluogo pugliese, ha individuato come l'arma usata per commettere il tentato omicidio.

I dettagli dell'operazione verranno illustrati nel corso di una conferenza stampa, stamane alle 10,30, nella sede del Comando Provinciale dei carabinieri alla presenza del comandante provinciale, colonnello Rosario Castello.

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