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carcere porte effDopo ergastolo in primo grado, resta detenuto per altri reati
Napoli. Francesco Casillo, ritenuto esponente di primo piano di un clan della camorra dedito al traffico di droga, è stato assolto dall'accusa dell'omicidio dei fratelli Marco e Maurizio Manzo, in un agguato avvenuto in un bar di Terzigno (Napoli) il 10 febbraio 2007. La sentenza è stata emessa dalla quarta sezione della Corte di Assise di Appello di Napoli che ha accolto le richieste degli avvocati Saverio Senese e Libero Mancuso. In primo grado Casillo era stato condannato all'ergastolo.
A chiamarlo in causa come presunto organizzatore dell'agguato erano stati diversi collaboratori di giustizia che non sono stati evidentemente - come sottolineano i legali - ritenuti attendibili dai giudici di appello. Casillo, arrestato quattro anni fa, nonostante avesse deciso anch'egli di collaborare con gli inquirenti, si era sempre detto estraneo al delitto di Terzigno, sostenendo di avere uno stretto legame con le vittime. Resta comunque detenuto per altri reati.

ANSA

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