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diana peppe web1Appuntamento il 19 marzo, nel giorno del 24 anniversario dell'uccisione
di Raffaele Sardo
Una chiamata a raccolta del mondo dell'antimafia per tracciare un percorso  di impegno civile per i prossimi dieci anni. È questo l'obiettivo degli Stati Generali  delle terre di don Peppe Diana che avranno luogo a Casal di Principe il 19 marzo, nel giorno del 24 anniversario dell'uccisione di don Giuseppe Diana. Diversamente dagli altri anni, nessuna marcia o manifestazione di piazza, per ricordare il sacerdote ucciso dalla  camorra, ma una riflessione collettiva sullo stato della lotta alla camorra.  L'appuntamento è a "Casa don Diana" il bene confiscato che si trova in via Urano a Casal di Principe, gestito dal comitato don Peppe Diana e che  è diventato ormai il luogo simbolo della lotta alla camorra.
A partire dalle 9 del mattino, magistrati, rappresentanti delle forze dell'ordine, giornalisti, docenti universitari, sociologi, medici, economisti, amministratori formatori e volontari si riuniranno in due sessioni distinte, per un bilancio aggiornato della lotta alla criminalità e nel contempo si discuterà di come ricostruire le comunità devastate da anni di dittatura camorristica. Una "chiamata alle armi" promossa dal Comitato ispirato a don Peppe Diana e dal coordinamento provinciale di Caserta dell'associazione Libera. "La camorra come l'abbiamo conosciuta negli anni passati, ormai non esiste più - spiega Valerio Taglione coordinatore del Comitato don Peppe Diana - ma questo non significa che la camorra sia scomparsa. Non sappiano sotto quali forme emergerà. È questo ci preoccupa, perciò vogliamo analizzare con il contributo degli addetti ai lavori l'evoluzione del fenomeno camorristico". Nella prima sessione,  che ha come tema "Ripartire con regole chiare ed una economia sana", si parlerà di Pubblica Amministrazione, corruzione, inefficienza e sviluppo locale a partire dall'economia sociale e dal riutilizzo dei beni confiscati; la seconda sessione, dal titolo "Comunità educative, giuste e sane", affronterà temi come la formazione, il welfare, la giustizia, l'ambiente e la salute.
Le manifestazioni per ricordare  don Diana, sono gia  in corso. Nel pomeriggio sarà la volta di Nino Di Matteo, il magistrato siciliano che indaga sulla trattativa Stato-mafia, intervistato dal giornalista Sandro Ruotolo. Venerdì mattina alle 10 è previsto il convegno dell'Anpi "Esisto e resisto. Voci di resistenza", alla presenza di Carla Nespolo, presidente nazionale dell'associazione nazionale partigiani d'Italia.
Domenica mattina sarà allestita la mostra itinerante ideata dal fotografo Giovanni d’Angelo, dal titolo  “Il Silenzio degli Occhi- Non Invano”, che dal 18 marzo e fino al 22 aprile invaderà strade e piazze di alcuni Comuni della provincia di Caserta, tra i quali: Casal di Principe, Caserta, Aversa, Santa Maria a Vico, Castel Volturno. Domenica 18 marzo (ore 18), al Teatro della Legalità di Casal di Principe, ci sarà il concerto in memoria di tutte le vittime innocenti della camorra, molte delle quali ancora aspettano di vedersi riconosciuti dallo Stato indennizzi e risarcimenti. Lunedì alle 19,30 chiuderà le manifestazioni una messa officiata dal vescovo di Aversa monsignor Angelo Spinillo, nella parrocchia di San Nicola di Bari a Casal di Principe, il luogo dove fu ucciso don Diana.

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