Presunti favori a imprese funebre vicine alla Camorra: per questo l'ex sindaco di Scafati, Angelo Pasqualino Aliberti, un componente del suo staff all'epoca, il capo area economico-finanziaria del Comune e altre tre persone hanno ricevuto un avviso a conclusione indagini. Il reato ipotizzato è abuso d'ufficio, con l'aggravante del metodo mafioso. L'indagine della Procura di Salerno affidata alla Dia, si collega all'operazione "Sarastra", nell'ambito della quale Aliberti è già stato destinatario di misure cautelari. Questo filone è centrato su due società del settore delle pompe funebri, una riconducibile clan Cesarano, attivo a Castellamare di Stabia, nel Napoletano, e un'altra legata al clan Matrone di Scafati. Per gli inquirenti, alle due imprese è stata consentita attività illecita con condotte omissive recando loro un vantaggio patrimoniale a scapito delle casse comunali.
AGI