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gdf web22Patrimoni aziendali, immobili, auto e moto in varie province
Roma. Beni mobili, immobili ed aziende, per un valore complessivo di oltre 38 milioni di euro, sono stati confiscati dai Finanzieri del Comando Provinciale di Roma ai fratelli Domenico e Giovanni Dell'Aquila - del noto clan camorrista Mallardo - e a Vittorio Emanuele Dell'Aquila e Salvatore Cicatelli, rispettivamente figlio e fiduciario di Giovanni Dell'Aquila, per conto del quale avevano costituito una cellula economica, operante, prevalentemente, nel territorio del basso Lazio.
La confisca di Secondo grado, sancita dalla Corte di Appello di Roma - Sezione Quarta Penale, costituisce l'ultimo capitolo, salvo ricorsi in Cassazione, in alcuni casi già proposti, di un percorso giudiziario che ha visto il Tribunale di Latina disporre, nel giugno 2013, il sequestro di prevenzione e, nel giugno 2014, la confisca di primo grado, sugli stessi beni, ritenendo fondato il quadro accusatorio formulato dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Roma, sulla base delle evidenze investigative fornite dal Gruppo investigazione criminalità organizzata del Nucleo di Polizia Tributaria di Roma.
Le indagini di polizia economico-finanziaria, avviate nel 2012, hanno consentito di accertare la costante ed inarrestabile ascesa, nelle province di Latina, Napoli ed in parte in Emilia Romagna, dei fratelli Dell'Aquila, noti imprenditori campani, attraverso rapporti dai reciproci vantaggi con esponenti di spicco del clan di camorra Mallardo.
I beni confiscati - per un valore complessivo stimato di 38.183.094 euro - sono il patrimonio aziendale ed i relativi beni di 11 società, con sede nella provincia di Latina, Napoli, Caserta e Bologna (di cui 3 operanti nel settore delle costruzioni di edifici, una nel commercio di porcellana, 2 nel commercio di autoveicoli, 2 nel settore dell'intermediazione immobiliare e 3 nel settore alberghiero e della ristorazione); quote societarie di altre 2 società con sede nelle province di Napoli e Bologna operanti nel settore della costruzione di edifici; 68 unità immobiliari (nelle province di Latina, Napoli, Caserta, Ferrara e Bologna); 19 auto/motoveicoli; 15 rapporti bancari/postali/assicurativi/azioni.

askanews

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