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NAPOLI. La camorra ha invaso della Spagna. A lanciare l'allarme è il quotidiano iberico 'El Pais', che evidenzia come la Spagna sia diventata "una delle principali succursali" della camorra, abile ad attuare una "silenziosa penetrazione " del paese. Secondo il quoditiano spagnolo "Ignorati dall Opinione pubblica, senza fare rumore, da 30 anni i 'mafiosi' si sono stabiliti e hanno iniziato a fare affari". Secondo il quotidiano il fenomeno è "del tutto sottovalutato", secondo quanto trapelato da fonti della 'Guardia Civil'. La Spagna, secondo El Pais, è Fuñica Nazione nella quale sono attive, riportando fonti del Ministero dell'Interno italiano, mafia, camorra, 'ndrangheta e sacra corona unita. Quindi vengono riportati alcuni dati. Dal 1999 al 2009 un terzo dei mafiosi arrestati fuori dai confini italiani sono stati scovati in Spagna. In particolare 96 camorristi sono stati arrestati dalla Guardia Civil tra il 2009 e il 2015.

A confermarlo sono anche le richieste di rogatorie per mafia richieste dall'Italia alle autorità spagnole: ben 23 nel 2015. El Pais poi svela un'intercettazione telefonica tra un boss del clan Polverino e uno dei suoi uomini che aveva preso parte ad una rissa m una discoteca di Malaga ed era stato accoltellato, finendo all'ospedale: "In Spagna si sentono sicuri quando c 'è una guerra di clan, perché c 'è una norma che tutti rispettano e cioè che per uccidere qualcuno bisogna farlo m Italia". Le zone preferite dai mafiosi sono Barcellona, Alicante, Malaga, Cadice, le Balean e le Canarie. A far preferire la Spagna il fatto che sia uno snodo per il narcotraffico da America Latina e Marocco. Infine El Pais sottolinea la differenza dei regimi di detenzione: in Spagna non sono previsti l'isolamento e la sorveglianza speciale, ricevono visite e usano il telefono. Inoltre la camorra ha 'investito' realizzando edifici, hotel, impianti turistici e ristoranti. Sulla questione è intervenuto anche l'ex presidente della commissione Antimafia Francesco Forgione: "In Spagna la mafia non interessa, non è nel dibattito politico e manca la percezione della contaminazione dell 'economia".

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