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11 luglio 2015
Il clan Belforte è in ginocchio. La breccia aperta dai colpi della Dda è destinata ad allargarsi: dopo il pentimento di Salvatore Belforte, anche suo figlio Camillo passa a collaborare con la giustizia. La notizia è emersa ieri mattina, nel corso dell'udienza per il processo in abbreviato per le speculazioni sul centro residenziale «Vanvitelli» di località Macello a Marcianise, inchiesta che vide finire nei guai, tra gli altri, l'imprenditore Angelo Grillo. Le prime dichiarazioni rese da Camillo Belforte ai pm della Direzione distrettuale antimafia di Napoli (le inchieste sul clan Belforte sono di Luigi Landolfi e Francesco De Falco) riguardano proprio il Centro Vanvitelli di Marcianise: il giovane «Mazzacane» ha ammesso che l'operazione immobiliare fu finanziata dai soldi della cosca.

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