di AMDuemila - 19 marzo 2015
La Direzione Investigativa Antimafia di Napoli sta procedendo al sequestro di beni nei confronti di Emilio Capone, sessantanovenne, originario di San Cipriano d’Aversa (Caserta), imprenditore attivo del settore edile.
Capone era il punto di riferimento del clan dei Casalesi, fazione Bidognetti, in quanto metteva sistematicamente a disposizione della famiglia le proprie conoscenze ed attività economiche. Insieme ai suoi familiari, gestiva, per conto del gruppo criminale di riferimento, gli allacci all’acquedotto comunale di Castel Volturno.
Il rapporto di Capone con il clan produceva vantaggi per entrambe le parti, consistenti per l’imprenditore nell’imporsi nel territorio in posizione dominante e per il sodalizio criminoso nell’ottenere una quota, pari a circa un terzo, dei compensi che gli utenti privati versavano per l’allaccio alla rete idrica comunale.
Il valore dei beni sottoposti a sequestro (terreni, immobili ed un’impresa edile) ammontano complessivamente a oltre 1 milione di euro.
I beni sequestrati
"Emil Costruzioni s.r.l." con sede a Castel Volturno
immobile ubicato a Mondragone (Caserta)
terreni a Castel Volturno, Casal di Principe e Mondragone con immobili e capannoni abusivi
Camorra, sequestro di beni a imprenditore vicino ai Casalesi
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