Presentata in commissione Ambiente alla Camera una risoluzione per utilizzare i beni sottratti alla malavita
30 ottobre 2013
Napoli. È stata presentata in commissione Ambiente alla Camera una risoluzione per utilizzare i beni confiscati ai clan per «salvare» la Terra dei Fuochi e per le bonifiche in Campania. Ad annunciarlo il presidente della stessa commissione Ermete Realacci, che ha sottoscritto il documento di cui sono primi firmatari Tino Iannuzzi (Pd) e Pina Castiello (Pdl). La discussione inizierà la prossima settimana con la presenza del ministero dell'Ambiente; l'obiettivo è giungere ad una rapida approvazione.
Con la risoluzione - fa presente Realacci - «si intende impegnare il Governo a rafforzare il controllo, la prevenzione ed il contrasto delle attività illegali di smaltimento dei rifiuti nella Terra dei Fuochi, anche attraverso lo stanziamento delle necessarie risorse, il potenziamento della presenza delle Forze dell'Ordine e l'impiego di Unità militari».
Inoltre, punta «ad utilizzare i proventi derivanti dai beni confiscati alla criminalità organizzata ed ai clan malavitosi, proprio per la bonifica dei tanti siti inquinati in Campania, e a garantire la rapida attuazione, in raccordo con la Regione Campania e le istituzioni locali, del Piano delle bonifiche, drammaticamente fermo da troppo tempo». Tra le altre cose, osserva Realacci, prevede l'inserimento «finalmente nel codice penale di nuove tipologie di delitti contro l'ambiente, inasprendo le sanzioni», per «una più efficace lotta» alla criminalità. «La drammatica attualita» di tali questioni - dice Iannuzzi- esige una azione coordinata e tempestiva dello Stato e della Regione Campania per risolvere una questione di assoluta rilevanza nazionale».
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