Questo sito utilizza cookie tecnici e di terze parti per migliorare la navigazione degli utenti e per raccogliere informazioni sull’uso del sito stesso. Per i dettagli o per disattivare i cookie consulta la nostra cookie policy. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina o cliccando qualunque link del sito acconsenti all’uso dei cookie.

11 aprile 2013
Napoli. Specializzarsi nell'analisi dei fenomeni della criminalità organizzata e nelle strategie di riutilizzo dei beni confiscati: è questo l'obiettivo del master di secondo livello della Facoltà di Scienze politiche dell'Università di Napoli Federico II.Il corso post laurea, che ha preso l'avvio oggi, fornisce contenuti, strumenti e risorse utili per comprendere i fenomeni della criminalità organizzata, le loro attività, l'impatto sul tessuto economico e sociale.
Il master, attraverso un'offerta formativa multidisciplinare, dedica attenzione alla progettazione e alla gestione di attività volte a promuovere lo sviluppo di imprese sociali all'interno dei beni confiscati alle mafie. In Italia, secondo i dati dell'Agenzia nazionale dei beni confiscati, sono 12.946 i beni sottoposti a sequestro. Di questi, in Campania - stando ai dati aggiornati a gennaio 2013 - ve ne sono 1.918: 1.571 sono beni immobili e 347 sono aziende.
''In Campania ci sono esempi brillanti di riutilizzo di beni confiscati assegnati a cooperative - ha spiegato Michele Mosca, responsabile scientifico del master - Un esempio è rappresentato dal Comitato Don Peppe Diana che prevede percorsi di reinserimento per persone svantaggiate''. Esempi ''qualitativamente importanti'' che possono essere considerati, a suo avviso ''modelli da replicare''.

ANSA

ANTIMAFIADuemila
Associazione Culturale Falcone e Borsellino
Via Molino I°, 1824 - 63811 Sant'Elpidio a Mare (FM) - P. iva 01734340449
Testata giornalistica iscritta presso il Tribunale di Fermo n.032000 del 15/03/2000
Privacy e Cookie policy

Stock Photos provided by our partner Depositphotos