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27 novembre 2012
Napoli. L'imprenditore - ucciso a Castelvolturno nei pressi della sua autoscuola a Baia Verde - nel 2001 aveva denunciato un tentativo di estorsione nei suoi confronti da parte del clan Bidognetti legato ai casalesi, contribuendo a far arrestare cinque affiliati all'organizzazione camorristica
La Regione Campania si è costituita parte civile nel processo, apertosi a Santa Maria Capua Vetere (Caserta), ai presunti assassini dell'imprenditore Domenico Noviello, ucciso a Castelvolturno nei pressi della sua autoscuola a Baia Verde.
Nel 2001 Noviello aveva denunciato un tentativo di estorsione nei suoi confronti da parte del clan Bidognetti legato ai casalesi, contribuendo a far arrestare con la sua testimonianza cinque affiliati all'organizzazione camorristica. Al processo era presente, in rappresentanza della Regione, il commissario antiracket e antiusura Franco Malvano.

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