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13 maggio 2012
Napoli. In otto, componenti di un vero e proprio commando armato, irrompono in un negozio di telefonia per intimare ai proprietari di chiudere l'esercizio commerciale e di rinunciare alla prossima apertura di un centro scommesse. In manette anche il figlio di un boss. È accaduto nella tarda serata di ieri, a Napoli, nel quartiere Soccavo. Le otto persone in sella a potenti scooter si sono avvicinati al negozio di telefonia mobile, in via Antonino Pio, e una volta entrati nell'esercizio, con la minaccia delle armi e dell'appartenenza a clan camorristico della zona, i Grimaldi, hanno intimato ai proprietari di chiudere l'attività. In zona, però, c'erano anche i carabinieri: quando se non sono accorti, gli otto sono scappati; due di loro sono stati arrestati. A finire in manette per tentata estorsione aggravata dal metodo mafioso Luigi Vigilia, 22 anni, detto «ò stuortariello» già noto alle forze dell'ordine e figlio di Antonio Vigilia e nipote di Alfredo Vigilia ritenuti gli elementi apicali del clan camorristico Grimaldi operante a Soccavo e Rione Traiano, attualmente entrambi detenuti. Arrestato anche Francesco Allegretti, 37 anni, anche lui già noto alle forze dell'ordine e ritenuto affiliato al clan camorristico dei Grimaldi.

ANSA

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