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di AMDuemila
Sono state ridotte in Appello, a Catanzaro, le pene nei confronti degli imputati condannati nel 2018 dal Tribunale di Cosenza nel processo Apocalisse che riguarda la fetta del narcotraffico cosentino che sarebbe stata ereditata dal figlio dello storico boss della 'ndrangheta bruzia Franco Perna, detenuto da oltre 30 anni. Il collegio, presieduto da Anna Maria Saullo con a latere i consiglieri Angelina Silvestri e Giuseppe Perri, ha assolto Giacinto Bruno inizialmente condannato a 11 anni di reclusione. Marco Perna, considerata la sentenza del 2004 della Corte di Appello di Chambery, ha incassato la pena di 15 anni di reclusione anziché i 21 anni a cui era stato condannato in primo grado, così come Andrea Minieri con una pena inflitta di 7 anni e 2 mesi di reclusione (10 anni in primo grado). Pene rideterminate per: Pasquale Francavilla in 6 anni e 8 mesi di reclusione, Giovanni Giannone 8 anni, Giuseppe Chiappetta 7 anni, Alessandro Andrea Cairo 6 anni e 11 mesi, Riccardo Gaglianese 7 anni e 8 mesi, Danilo Giannone 6 anni e 8 mesi, Giuseppe De Stefanis 7 anni, Ippolito Tripodi 6 anni e 9 mesi, Paolo Scarcello 7 anni, Francesco Scigliano 7 anni. Pati Denis, assolto dal Tribunale di Cosenza, la cui posizione è stata appellata dal pm, è stato condannato a 6 mesi di detenzione ed una multa da 1.500 euro.

Fonte: Adnkronos

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