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di AMDuemila
"Ho letto con attenzione l'accorato appello di mons. Giuseppe Fiorini Morosini, arcivescovo di Reggio-Bova, sui pericoli che le organizzazioni mafiose e criminali possano approfittare di questo delicatissimo momento della vita del Paese per mettere in ginocchio, con intimidazioni e usura, il già fragile tessuto economico di questa città e della sua provincia". Sono queste le parole del procuratore capo di Reggio Calabria, Giovanni Bombardieri ai microfoni dell’agenzia di stampa ANSA. Il magistrato ha ribadito che “gli Uffici di Procura che dirigo non sono mai stati chiusi, pur in presenza della pandemia, e che la vigilanza delle forze di polizia era ed è rimasta alta, adeguata alla pericolosità della ‘Ndrangheta. L'improvviso, inaspettato, depauperamento delle risorse economiche a causa delle necessarie restrizioni di contenimento della diffusione della pandemia che incide soprattutto negativamente sul settore del terziario produttivo - commercianti e artigiani soprattutto - è una mina innescata che va inertizzata con assoluta urgenza, minaccia gravissima per la vita delle persone, delle famiglie, capace di far saltare la coesione sociale”. Bombardieri ha precisato che “lo Stato si sta già muovendo in questa direzione. In questo momento di emergenza assume grande rilievo il ruolo delle associazioni di categoria. Fondamentale è il ruolo, prima di allerta e, quindi, di supporto e di assistenza, che possono svolgere nei confronti dei loro iscritti, per evitare che cadano vittime della ‘Ndrangheta. - ha proseguito - So che il prefetto, il questore, ed i comandanti provinciali della Guardia di Finanza e dei Carabinieri, che si sono dimostrati sempre sensibili su tali temi, hanno avviato contatti con tali organismi".
In conclusione, il procuratore capo di Reggio Calabria ha ricordato che “Procura della Repubblica e le forze di polizia di cui dispone, ma tutta la magistratura del distretto giudiziario della Corte d'Appello di Reggio Calabria ha finora dato prova di efficacia nel contrastare la ‘Ndrangheta e le sue complicità tutte, per affermare il primato dello Stato e delle sue regole democratiche. Alla società civile, ai cittadini va la nostra doverosa vicinanza e comprensione, rassicurandoli sul nostro impegno quotidiano a difesa del loro lavoro e dei loro beni e per garantire lo svolgimento in sicurezza di ogni attività, economica, civile e sociale".

Foto © Imagoeconomica

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