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Suprema Corte giudica inammissibili i ricorsi degli 8 imputati
Torino. Sono diventate definitive le otto condanne pronunciate nel 2014 dal tribunale di Torino in un processo di criminalità organizzata relativo all'esistenza di un 'locale' di 'ndrangheta a Giaveno, in Val Sangone (Torino). La Cassazione ha dichiarato inammissibili i ricorsi degli imputati, ai quali erano state inflitti - con rito abbreviato - fino a otto anni di carcere.
La formazione di un 'locale' di 'ndrangheta a Giaveno era già stata certificata dalla Corte d'appello di Torino nel 2014 e dalla Suprema Corte nel 2015 al termine di un processo chiamato 'Malu Tempu'. Si tratta di una articolazione territoriale dell'organizzazione malavitosa, la cui "cellula madre", in Calabria, era quella di San Luca, nel Reggino.
In questo procedimento, dove sono confluiti atti di altri processi celebrati a Torino (da 'Malu Tempu' a 'Minotauro') sono state considerate importanti e credibili le rivelazioni del collaboratore di giustizia Christian Talluto.

ANSA

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