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Condannato per usura, provvedimento definitivo dopo Cassazione
Vibo Valentia. La Direzione investigativa antimafia di Catanzaro ha confiscato, in esecuzione di un provvedimento della Corte d'Appello reso definitivo dalla Corte di Cassazione, beni per 4 milioni di euro riconducibili all'imprenditore Domenico Antonio Ciconte, di Sorianello, condannato per usura nell'ambito dell'operazione denominata "Dinasty" che ha coinvolto esponenti di spicco della cosca di 'ndrangheta dei Mancuso.
Sono stati quindi definitivamente acquisiti al patrimonio dello Stato le quote societarie di "Calabria Trading Srl", con sede a Lamezia Terme ed operante nel settore dell'intermediazione dei beni mobili registrati ed immobili; l'impresa individuale "De Caria Legnami di De Caria Assunta", con sede a Soriano Calabro, operante nel comparto della lavorazione del legname; il capitale sociale e l'intero compendio aziendale della "Immobiliare Athena srl", con sede a Pizzo, operante nel settore turistico e numerosi beni immobili e mobili.

ANSA

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