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Da giorni il giornalista si appostava davanti al suo negozio di Reggio Calabria per intervistarlo
di Ilaria Calabrò
Ieri mattina il massmediologo Klaus Davi è stato preso di mira da lanci di uova nel quartiere Archi Cep di Reggio Calabria. Il collaboratore dell’Arena di Giletti si era appostato davanti al negozio di Luigi Molinetti – detto “Gino la Belva” -, uno dei membri di spicco del clan Tegano, accusato di essere fra i killer del magistrato Antonino Scopelliti e successivamente assolto per insufficienza di prove. La notizia è stata riferita dal network televisivo calabrese ReggioTV.
Da diversi giorni, il giornalista svizzero stava tentando di rintracciare Molinetti, appostandosi nella via dove si trova il suo negozio di bevande vendute all’ingrosso, nella zona nord di Reggio Calabria. Ma senza successo, visto che il negozio in coincidenza con la presenza del giornalista veniva sistematicamente chiuso.
Sono diverse settimane che Davi cerca di rivolgere alcune domande all’uomo, per gli inquirenti esponente del clan Tegano. Dopo diversi tentativi, ieri il massmediologo è stato “accolto” con il lancio di uova, proprio mentre si trovava in prossimità del negozio di Molinetti, sia all’interno del palazzone che all’esterno, sul vialone dove risiede la famiglia  Molinetti e dove abitano le famiglie Polimeni e Tegano, brand criminali della ‘Ndrangheta noti in tutto il mondo. Il tutto è avvenuto nonostante la presenza in zona di una pattuglia della Digos, che evidentemente non è stato un deterrente per i malintenzionati.
Circostanza tra l’altro confermata proprio dalla stessa Questura reggina.
Il lancio di uova è solo l’ultima di una serie di manifestazioni di ostilità nei riguardi di Klaus Davi. Nel luglio scorso, il noto giornalista e massmediologo era stato aggredito da membri del clan Lo Bianco e su quella vicenda pende una indagine della Procura di Vibo Valentia. Sempre nello stesso periodo è stato oggetto di minacce di morte dopo aver scritto una lettera al nipote del boss Tegano, e sulle quali sta invece indagando la Procura di Reggio Calabria.
Raggiunto da RTV, Klaus Davi ha dichiarato: "Siamo passati dalle pallottole alle uova. La ‘Ndrangheta al tegamino sicuramente è molto più rassicurante di quella dei gruppi di fuoco. Posso capire che il Molinetti si sottragga alle mie domande, è un suo diritto. Meno comprensibile sono le reazioni di ostilità alla mia presenza del quartiere. In Italia non ci possono essere “zone franche” appaltate alla “polizia” della ‘Ndrangheta. Molinetti è completamente libero visto che da dicembre non è nemmeno più vincolato all’obbligo di firma".
"Il lancio di uova in sé fa sorridere – ha ancora detto Davi –, se non fosse che si tratta di un atto vile e significativo di come in certe zone di Italia esista un anti-stato territoriale riconosciuto, dove la stampa non deve entrare. Volevo però precisare che si tratta di una minoranza di imbecilli e che al novanta per cento la gente di Archi non deve essere mischiata con le famiglie mafiose che la opprimono. Solo pochi giorni fa il Procuratore Cafiero de Raho ha dichiarato che sull’omicidio Scopelliti si deve fare chiarezza. Sono al cento per cento d’accordo con lui".

strettoweb.com

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