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penna carmineReggio Calabria. Si nascondeva all'interno di un appartamento nel quartiere Tremulini di Reggio Calabria Carmine Penna, 37 anni, di Sinopoli, latitante, arrestato d i Carabinieri del comando provinciale e dello Squadrone Eliportato Cacciatori Calabria. Era ricercato dal settembre 2016 quando si era sottratto a un decreto di fermo emesso dalla Procura distrettuale antimafia di Reggio Calabria nell'ambito dell'operazione "Grifone" della Polizia contro la cosca mafiosa dei Santaiti di Seminara (Rc).

A Penna vengono contestati reati di porto abusivo e detenzione di armi, detenzione ai fini di spaccio e spaccio di sostanze stupefacenti, reati aggravati dall'associazione mafiosa. L'indagine "Grifone" aveva evidenziato i legami di Penna con la cosca Santaiti di Seminara (Rc). All'interno dell'appartamento di via Clearco in cui e' stato arrestato il latitante e sulla cui proprieta' sono in corso ulteriori accertamenti, al momento dell'intervento dei Carabinieri, c'era il nipote sedienne di Penna. Nel corso della perquisizione domiciliare sono state rinvenute, nascoste in un vano ricavato nel sottotetto, due buste di marijuana del peso complessivo di circa 700 grammi.



Penna, sul cui capo pendono numerosi procedimenti penali, e' ritenuto elemento di notevole spessore criminale. Sarebbe contiguo con la cosca Alvaro anche in considerazione dei suoi rapporti di parentela con il clan di Sinopoli. Il nonno materno, Carmine, deceduto nel 2006 all'eta' di 80 anni, era il cognato di Domenico Alvaro, detto "Don Micu", morto a 86 anni nel 2010, indicato come uno dei capi dell'omonima cosca. La madre Grazia Alvaro, probabilmente vittima di lupara bianca, risulta scomparsa il 3 dicembre 1990. Il suocero della donna, Giuseppe Penna, fu ucciso il 12 gennaio 1992 da Carmine Alvaro, padre di Grazia. La sorella, Domenica Penna, e' stata uccisa nel 2001 dal marito Francescantonio Alvaro, trovato morto, a sua volta ucciso da numerosi colpi di arma da fuoco, nelle campagne di Sinopoli nel luglio 2014.

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