Questo sito utilizza cookie tecnici e di terze parti per migliorare la navigazione degli utenti e per raccogliere informazioni sull’uso del sito stesso. Per i dettagli o per disattivare i cookie consulta la nostra cookie policy. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina o cliccando qualunque link del sito acconsenti all’uso dei cookie.

carabinieri arresto web8Nicola Bonavota, 40 anni, destinatario di un fermo d’indiziato di delitto nell’ambito dell’operazione “Conquista” che, mercoledì scorso, ha portato alla decapitazione di quelli che gli inquirenti ritengono i vertici dell’omonima cosca di Sant’Onofrio, nel vibonese, si è consegnato  ai carabinieri della stazione locale.

Il 40enne era sfuggito alla cattura nel corso del blitz del 14 dicembre scorso. Da allora era ricercato ma, nel pomeriggio e accompagnato dalla moglie, ha bussato alla caserma consegnandosi ai militari che, dopo le formalità, lo hanno trasferito nel carcere di Vibo Valentia.

Nel corso dell’operazione di mercoledì erano finiti in manette il fratello, Domenico Bonavota (37 anni), considerato il “capo militare” della cosca, e altre tre persone: Onofrio Barbieri (36), Giuseppe Lopreiato (22) e Domenico Febbraro (23). Per una quarto coinvolto, l’altro fratello di Nicola, Pasquale Bonavota, di 42 anni, considerato come il “capo società” del clan, il Gip di Roma non ha invece convalidato il fermo emesso dalla Dda di Catanzaro.

strill.it

TAGS: