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Reggio Calabria. “Ringrazio le forze dell’ordine e la Procura di Reggio Calabria per l’importante operazione odierna che consente di fare luce su uno spaccato inquietante di una parte della burocrazia comunale, attenzionando fatti che, stando a quanto emerso dal quadro ricostruito dalle indagini, riguardano la gestione di importanti risorse pubbliche”. E’ quanto afferma il sindaco di Reggio Calabria Giuseppe Falcomatà commentando gli esiti dell’operazione Reghion. “Nelle scorse settimane – aggiunge il sindaco – nel corso del consiglio comunale aperto sulla legalità e sugli amministratori sotto tiro, ho sottolineato la necessità di riformare la legge sullo scioglimento degli Enti locali che, ad oggi, non si occupa della parte burocratica delle pubbliche amministrazioni. Da più parti nei mesi scorsi è stata sottolineata la necessità di riformare questa legge anche il Procuratore Cafiero De Raho ne ha parlato recentemente ed io stesso, diversi mesi fa avevo avuto modo di sottolinearlo in un mio intervento al Senato alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Spesso in occasione di uno scioglimento vengono spazzate via intere classi politiche e invece gli apparati burocratici rimangono in sella. Evidentemente c’è qualcosa che va migliorato, c’è qualcosa in più che va fatto”. “Gli strumenti, ad oggi in nostro possesso – sostiene ancora il sindaco – cerchiamo di utilizzarli al meglio. Nei mesi scorsi in Giunta abbiamo deliberato infatti la rotazione totale dei dirigenti. Inoltre, su proposta dell’Assessore alla Legalità, abbiamo azzerato tutte le nomine dei Responsabili Unici dei Procedimenti decise negli anni passati. Un meccanismo che ha consentito una pulizia generale nell’apparato burocratico”. “Nei mesi scorsi, poi, su proposta dell’Assessore ai Lavori Pubblici – prosegue il sindaco Falcomatà – la Giunta ha approvato altri importanti provvedimenti a sostegno degli imprenditori vessati da racket e criminalità organizzata, istituendo short lists per la partecipazione agli appalti pubblici comunali, ed un nuovo regolamento e nuove graduatorie per i lavori pubblici e privati dentro i cimiteri. Abbiamo bisogno di incentivare le possibilità che la legge prevede come l’uso dei funzionari ex articolo 145, provenienti da altri Enti, che le amministrazioni comunali che si insediano dopo uno scioglimento per mafia possono utilizzare anche grazie a strumenti come questo che siamo riusciti a fare un grande lavoro negli uffici”. “Oggi, tuttavia – sostiene ancora Falcomatà – la situazione si è oltremodo complicata e urgono misure straordinarie per aumentare, sul piano della quantità e della qualità, le risorse umane a disposizione del Comune e consentire ai tanti funzionari e dirigenti onesti, che operano quotidianamente per il bene dei cittadini, di continuare a lavorare in serenità. Dobbiamo aiutare i nostri investigatori e metterli nelle condizioni di completare il lavoro, le istituzioni devono essere capaci di fare squadra. La politica da sola non ce la può fare, anche se, è chiaro, ci teniamo a fare la nostra parte. Nella politica, come nella vita, per fortuna non siamo tutti uguali”.

giornaledicalabria.it

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