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Parole forti del procuratore della Repubblica di Reggio Calabria: “Pur essendo la più grande piaga criminale del Paese, viene sottovalutata”.

REGGIO CALABRIA. “Per molti la ‘ndrangheta non è una proprietà”. A dirlo non è una persona qualunque, ma il procuratore della Repubblica di Reggio Calabria, Federico Cafiero de Raho, intervenuto al contest culturale ‘Tabularasa’. Per Cafiero de Raho “la ‘ndrangheta si batte quando tutti insieme vogliamo batterla. A me sembra, però, che, nonostante sia la più grande piaga criminale di questo Paese, non venga considerata come una priorità”.

“La mia opinione, inoltre – ha aggiunto Cafiero de Raho, intervistato dalla giornalista di Radio 24 Raffaella Calandra – è che non si può pensare di combattere la ‘ndrangheta a Reggio Calabria, e cioè nella sua patria, con una squadra di giudici e procuratori numericamente insufficiente che lavorano a processi con cinquanta imputati. Né, tanto meno, si può fare pensando di chiudere il distretto di Corte d’Appello di Reggio Calabria. Qui, piuttosto, l’organico va incrementato, magari con incentivi di carriera o non arriveranno risultati concreti”.

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