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Catanzaro. Sono stati assolti, con la formula “perché il fatto non costituisce reato”, Antonio Alessandro La Chimia e Caterina Merante, accusati di diffamazione a mezzo stampa. Ad emettere la sentenza di assoluzione, il giudice monocratico del Tribunale di Catanzaro, la dottoressa Costantino.
I fatti risalgono al 2008 quando, attraverso una lettera inviata a diverse persone e pubblicata su un quotidiano, i due, all’epoca rispettivamente presidente e dirigente della società Why Not, per l’accusa “offendevano il decoro e la reputazione di Antonio Izzo, Dirigente generale del Dipartimento Organizzazione e Personale della Regione Calabria”.
Durante l’udienza tenutasi stamane al Palazzo di Giustizia del capoluogo, a seguito dell’istruttoria dibattimentale, nella quale sono stati ascoltati sia la parte offesa, costituitasi parte civile, che altri testimoni, i difensori degli imputati, gli avvocati Leopoldo Marchese e Noemi Balsamo, hanno discusso la loro arringa “invocando l’esimente del diritto di cronaca” sostenendo “l’insussistenza di fatti diffamatori nei confronti della parte civile”.

Tratto da: lametino.it

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