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13 maggio 2015
Vibo Valentia. Summit di 'ndrangheta fra i clan di Lamezia Terme e del Vibonese si sarebbero tenuti negli scorsi anni al fine di pianificare attività illecite da estendere pure in Lombardia dove sarebbero stati attivati "locali" 'ndranghetistici dipendenti dalla Calabria. E' quanto svelato stamane in videoconferenza dal collaboratore di giustizia, Giuseppe Giampà, collegato con il Tribunale collegiale di Vibo Valentia dove ha deposto per la prima volta nell'ambito del processo "Black money" contro il clan Mancuso di Limbadi.

Giuseppe Giampà, rispondendo alle domande del pm Marisa Manzini, ha delineato al Tribunale i legami che negli anni ci sarebbero stati fra suo padre, Francesco Giampà (da anni in carcere poiché condannato definitivamente quale capo fondatore dell'omonimo clan), ed il boss Luigi Mancuso, a capo del clan che domina nel Vibonese. Esponenti del clan Giampà-Cerra-Torcasio sarebbero stati quindi ospitati negli scorsi anni nel Vibonese a Capo Vaticano, Tropea e Zambrone durante le vacanze estive da elementi di primo piano dei clan Mancuso di Limbadi e La Rosa di Tropea, con uno scambio continuo di informazioni fra i diversi gruppi criminali e ripetuti aiuti in occasione di latitanze da parte dei componenti dei clan. (AGI)

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