9 settembre 2014
Reggio Calabria. Le mani della 'ndrangheta sugli appalti pubblici in particolare nelle infrastrutture stradali. Operazione della polizia di Reggio Calabria nei confronti di numerosi indagati, ritenuti responsabili, a vario titolo, di associazione mafiosa, estorsione, turbata libertà degli incanti, illecita concorrenza con violenza o minaccia e reati in materia di armi.
L'operazione segna l'epilogo di un'articolata attività investigativa, che ha consentito di far luce sulle molteplici attività criminali delle cosche Commisso e Aquino, rispettivamente egemoni nell'entroterra di Siderno e Marina di Gioiosa Ionica, nonchè di altre consorterie mafiose operanti sul versante ionico reggino, nell'area di Gioiosa Ionica, Natile di Careri, Ciminà e Caulonia.
L'indagine, sottolinea la questura, ha confermato la leadership di una delle più importanti consorterie della 'ndrangheta del versante ionico-reggino, la cosca Commisso, capace di proiettare le sue attività criminali anche in ambito transnazionale, specie in Canada, con il condizionamento degli appalti pubblici, con particolare riferimento al settore delle infrastrutture per i lavori di ammodernamento di arterie stradali, acquedotti, edifici scolastici dell'area, così come alla gestione dei rifiuti solidi urbani e di natura pericolosa nel comprensorio di Siderno e della ionica.
L'operazione - le cui indagini sono state condotte da un gruppo di lavoro composto dal Servizio Centrale Operativo, dalla Squadra Mobile di Reggio Calabria e dal Commissariato di Siderno - si inserisce nel più ampio dispositivo d'intervento, denominato "Focus'ndrangheta", teso a contrastare le proiezioni nazionali ed internazionali delle organizzazioni criminali calabresi.
Reggio Calabria. Le mani della 'ndrangheta sugli appalti pubblici in particolare nelle infrastrutture stradali. Operazione della polizia di Reggio Calabria nei confronti di numerosi indagati, ritenuti responsabili, a vario titolo, di associazione mafiosa, estorsione, turbata libertà degli incanti, illecita concorrenza con violenza o minaccia e reati in materia di armi.
L'operazione segna l'epilogo di un'articolata attività investigativa, che ha consentito di far luce sulle molteplici attività criminali delle cosche Commisso e Aquino, rispettivamente egemoni nell'entroterra di Siderno e Marina di Gioiosa Ionica, nonchè di altre consorterie mafiose operanti sul versante ionico reggino, nell'area di Gioiosa Ionica, Natile di Careri, Ciminà e Caulonia.
L'indagine, sottolinea la questura, ha confermato la leadership di una delle più importanti consorterie della 'ndrangheta del versante ionico-reggino, la cosca Commisso, capace di proiettare le sue attività criminali anche in ambito transnazionale, specie in Canada, con il condizionamento degli appalti pubblici, con particolare riferimento al settore delle infrastrutture per i lavori di ammodernamento di arterie stradali, acquedotti, edifici scolastici dell'area, così come alla gestione dei rifiuti solidi urbani e di natura pericolosa nel comprensorio di Siderno e della ionica.
L'operazione - le cui indagini sono state condotte da un gruppo di lavoro composto dal Servizio Centrale Operativo, dalla Squadra Mobile di Reggio Calabria e dal Commissariato di Siderno - si inserisce nel più ampio dispositivo d'intervento, denominato "Focus'ndrangheta", teso a contrastare le proiezioni nazionali ed internazionali delle organizzazioni criminali calabresi.
TMNews