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discarica-polizia-c-ansa22 luglio 2014
Dalle prime ore di questa mattina, i Carabinieri del Ros e del Comando provinciale di Reggio Calabria stanno eseguendo in Calabria, Veneto e Francia, un'ordinanza di custodia cautelare, emessa dal gip del Tribunale su richiesta della Procura Distrettuale Antimafia reggina, nei confronti di 24 indagati per associazione mafiosa, turbata libertà degli incanti, intestazione fittizia di beni e sottrazione di cose sottoposte a sequestro, con l'aggravante delle finalità mafiose. Sul fronte patrimoniale, sono stati sottoposti a sequestro beni aziendali e quote societarie per un valore complessivo di 18 milioni di euro.
Al centro delle indagini del Ros ci sono le infiltrazioni della 'ndrangheta nel settore degli appalti ecologici, nel cui ambito sono stati accertati gli accordi tra le cosche reggine per la spartizione degli enormi profitti derivanti dalla gestione fraudolenta delle discariche regionali.
In particolare, l'organizzazione poteva contare sull'aiuto di un amministratore giudiziario infedele che consentiva alla 'ndrangheta di continuare a controllare imprese già sequestrate alle cosche.
Tra gli arrestati ci sono anche due avvocati che si sarebbero prodigati oltre la difesa tecnica nei confronti degli esponenti della cosca Alampi consentendo agli indagati di continuare a nutrire interessi materiali sulle aziende sequestrate. A questo scopo, avrebbero veicolato informazioni dal carcere. Entrambi devono rispondere dell'accusa di associazione mafiosa.

Adnkronos

Foto © archivio Ansa