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8 luglio 2014
Reggio Calabria. "E' certamente una manifestazione di condizionamento e di inquinamento gravissima". Lo ha detto all'Agi il procuratore della Repubblica di Reggio Calabria, Federico Cafiero De Raho, commentando l'episodio accaduto il 2 luglio a Oppido Mamertina, quando durante la processione il simulacro della Madonna ha "reso omaggio", con un inchino, davanti alla casa di un ergastolano, Giuseppe Mazzagatti.
"Gravissimo - ha proseguito De Raho - è che addirittura sia accaduto durante una manifestazione religiosa, un inchino della Madonna, è qualcosa di grave che dimostra quanto ancora forte sia la 'ndrangheta nel territorio e quanto rispetto porta la popolazione nei confronti di persone che invece meriterebbero di stare nel carcere. Non si riesce a capire, infatti, come un ergastolano come è appunto la persona dinanzi alla quale ci si è fermati, si possa trovare a casa agli arresti domiciliari. Questo è un altro aspetto che verrà guardato". Il procuratore, inoltre, ha confermato l'apertura di un fascicolo in merito alla vicenda: "Abbiamo aperto un fascicolo, c'è un'indagine per accertare qual è il grado di inquinamento e soprattutto - ha concluso - in quale misura trovi attuazione la fattispecie di cui all'articolo 416 bis". Ossia il reato di associazione per delinquere di stampo mafioso.

AGI