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polizia-web15Le accuse ipotizzate dalla Dda di Reggio Calabria sono associazione di tipo mafioso, estorsione e intestazione fittizia di beni. Al centro dell'indagine una serie di condizionamenti nella pubblica amministrazione. In manette anche il capo famiglia
4 giugno 2014
Blitz contro la cosca Crea di Rizziconi: la Dda di Reggio Calabria ha emesso 16 ordinanze cautelari. Tra i destinatari dei provvedimenti il capo famiglia Teodoro Crea, di 65 anni, la moglie, i figli e la nuora. Sono stati poi sequestrati beni per oltre 5 milioni di euro.
Le accuse ipotizzate sono associazione di tipo mafioso, estorsione e intestazione fittizia di beni.
Al centro dell'indagine, secondo quando si apprende, vi sarebbero una serie di condizionamenti nella pubblica amministrazione, estorsioni, appalti e frodi alla comunità europea. Uno dei figli del presunto boss Teodoro Crea, Giuseppe, di 36 anni, destinatario di un provvedimento cautelare, è tuttora latitante.
Nelle indagini sarebbero coinvolti anche tre politici che avrebbero rivestito ruoli chiave nell'amministrazione di Rizziconi. ll comune fu sciolto per mafia nel 1995 e nel 2000; nel 2011 ci furono invece le dimissioni del sindaco e di 9 consiglieri che avevano denunciato infiltrazioni delle cosche nella pubblica amministrazione.
Il ruolo dei tre politici sarebbe stato quello di frenare l'azione politica del sindaco di allora.

rainews.it