Questo sito utilizza cookie tecnici e di terze parti per migliorare la navigazione degli utenti e per raccogliere informazioni sull’uso del sito stesso. Per i dettagli o per disattivare i cookie consulta la nostra cookie policy. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina o cliccando qualunque link del sito acconsenti all’uso dei cookie.

gdf-web512 maggio 2014
Reggio Calabria. Beni per un valore complessivo di 10 milioni di euro sono stati sequestrati dagli uomini del Comando provinciale della Guardia di Finanza di Reggio Calabria, che hanno eseguito un provvedimento della Sezione misure di prevenzione del Tribunale. L'ingente patrimonio, immobiliare e societario, e' stato sequestrato a presunti affiliati alla cosca di 'ndrangheta "Tegano", operante in citta'. Le indagini delle Fiamme Gialle, coordinate dalla Procura della Repubblica DDA reggina, hanno fatto emergere una rilevante sperequazione tra i redditi dichiarati e l'incremento patrimoniale registrato negli ultimi anni da alcuni imprenditori reggini ritenuti vicini alla cosca Tegano, una delle cosche di 'ndrangheta egemone nel capoluogo. I destinatari del provvedimento di prevenzione sono i noti imprenditori reggini Giuseppe Lavilla e i figli Antonio e Maurizio, sospettati di appartenere alla criminalita' organizzata e specificatamente alla cosca "Tegano" operante nel rione Archi di Reggio. Numerosi collaboratori di giustizia hanno indicato i Lavilla come imprenditori al soldo della cosca a cui sono legati da vincoli familiari. Antonio Lavilla e' infatti marito di Saveria Tegano, figlia del boss Giovanni. Le Fiamme Gialle, su delega della Procura Distrettuale Antimafia, hanno ricostruito il patrimonio personale e imprenditoriale dei Lavilla. Attraverso un'accurata rielaborazione dei dati fiscali e patrimoniali acquisiti, sarebbe stata evidenziata la notevole sperequazione tra redditi dichiarati e l'incremento patrimoniale accertato, con l'emergere di un "eccezionale arricchimento patrimoniale" realizzato nel corso degli ultimi anni. Nel patrimonio sequestrato rientrano beni mobili, immobili ed attivita' commerciali, con particolare riferimento al settore dell'edilizia e del noleggio di distributori automatici di alimenti. Tra le societa' cadute nella rete dei Finanzieri, spicca la Calabra Vending s.r.l., leader nella distribuzione di macchine automatiche per la vendita di caffe' ed alimenti, con sede proprio nel Rione Archi della citta'.  L'azienda ultimamente stava commercializzando una nuova marca di caffe', chiamato "Caffe' Lavilla". Rientrano nel provvedimento di sequestro un' autovettura' e nove unita' immobiliari, fra cui cui un intero stabile in corso di realizzazione.

AGI