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24 marzo 2014
Reggio Calabria. Erano le tre sorelle Maria, Teresa e Rosetta Zappia a riscuotere la tangente imposta all'imprenditore agricolo dalla famiglia di 'ndrangheta di San Martino di Taurianova. L'attività di riscossione è andata avanti dal 2004 al 2009. Successivamente al 2010, in virtù di una nuova ripartizione delle zone di San Martino tra le famiglie mafiose Zappia e Cianci, la vittima subiva le angherie di Domenico Cianci, il quale era appena rientrato in Calabria dopo aver trascorso un periodo di sorveglianza speciale di pubblica sicurezza a Fonte Nuova (Roma).

Cianci si è presentato quale autorevole esponente dell'omonima famiglia di 'ndrangheta, annunciando di volersi riappropriare della gestione delle attività estorsive tramite la guardiania dei terreni ed intimando, quindi, di consegnare la somma iniziale di 60 euro al mese, di seguito aumentata a 100 euro mensili.

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