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cacciola-maria-concetta8 febbraio 2014
Reggio Calabria. Cinque persone sono state arrestate dai carabinieri del Comando provinciale di Reggio Calabria, nell'ambito delle indagini sulla morte della collaboratrice di giustizia Maria Concetta Cacciola (in foto), morta suicida nell'agosto 2011 in circostanze non ancora del tutto chiarite. I cinque sono accusati di avere agito negli interessi della cosca di 'ndrangheta Bellocco e della cosca Cacciola, operanti a Rosarno. I militari hanno eseguito un'ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip di Reggio su richiesta della Dda. Gli arrestati devono rispondere dei reati di concorso in maltrattamenti in famiglia, aggravato dall'aver favorito un sodalizio di tipo mafioso; concorso in violenza privata, aggravato dall'aver favorito un sodalizio di tipo mafioso; concorso in violenza o minaccia per costringere a commettere un reato aggravato dall'aver favorito un sodalizio di tipo mafioso; concorso in favoreggiamento personale aggravato dall'aver favorito un sodalizio di tipo mafioso. Tra i cinque arrestati vi sono i tre congiunti, padre madre e fratello, della Cacciola, gia' detenuti nell'ambito della prima fase delle indagini, e due avvocati. Proprio qualche giorno fa si era concluso il processo d'appello per i tre congiunti della Cacciola, Michele padre della giovane, condannato a 4 anni (5 anni e 4 mesi in primo grado); il fratello Giuseppe, a 4 anni e 6 mesi (in primo grado 6 anni), Anna Rosalba Lazzaro, confermata la condanna a 2 anni. I reati per cui sono stati arrestati stamani, con l'operazione "Onta", sono successivi a quelli per i quali sono stati gia' processati. Maggiori dettagli saranno forniti nel corso della conferenza che sar' tenuta alle 11,30 al Comando Provinciale di Reggio Calabria dal procuratore Federico Cafiero de Raho. Le indagini, che secondo le accuse hanno rivelato un quadro indiziario molto piu' ampio, sono state avviate a seguito della trasmissione da parte della Corte d'Assise di Palmi degli atti relativi al procedimento celebrato nei confronti di Giuseppe Cacciola, Anna Rosalba Lazzaro e Michele Cacciola. La morte di Maria Concetta Cacciola avvenne il 20 agosto 2011 per ingestione di acido muriatico. Maria Concetta Cacciola aveva avviato in precedenza una collaborazione con la giustizia.

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