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20 novembre 2013
Reggio Calabria. I carabinieri del Comando provinciale di Reggio Calabria hanno eseguito un'ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip del Tribunale su richiesta della Direzione distrettuale antimafia nei confronti di 12 soggetti appartenenti e contigui alla cosca Iamonte di Melito Porto Salvo. Devono rispondere a vario titolo di associazione mafiosa, concorso in illecita concorrenza con minaccia o violenza aggravata, concorso in turbata libertà degli incanti, abuso d'ufficio e falsità materiale commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici, aggravati dall'aver favorito un sodalizio di tipo mafioso.
Nell'indagine è coinvolto l'ex sindaco di Melito Porto Salvo, Giuseppe Iaria . Le indagini hanno ricostruito gli intrecci tra politica e 'ndrangheta, documentando il ruolo di Iaria, più volte sindaco di Melito Porto Salvo, che nel corso dei suoi mandati avrebbe curato gli interessi della cosca Iamonte. Sarebbe emerso come anche alcuni lavori manutentivi, anziché essere eseguiti ricorrendo al personale già in forza all'ente comunale, fossero affidati fiduciariamente a ditte di fatto gestite da affiliati alla cosca Iamonte, su insistenza del sindaco Iaria.
Sequestri del valore di venti milioni di euro sono in corso contestualmente all'esecuzione degli arresti. I carabinieri del Comando provinciale di Reggio Calabria stanno eseguendo il provvedimento che riguarda diverse aziende operanti nel settore dell'edilizia e della fornitura di materiali riconducibili alla cosca Iamonte.

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