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manette04 novembre 2013
Reggio Calabria. C'è anche la moglie di Francesco "Checco" Zindato tra le cinque persone destinatarie di un'ordinanza di custodia cautelare per avere commesso estorsioni a Reggio Calabria al fine di mantenere in vita la cosca Borghetto-Zindato-Caridi dopo una serie di arresti che hanno portato in carcere i soggetti di spicco della consorteria mafiosa. Malgorzata Tchoorzewska avrebbe avuto il compito di portare ai sodali liberi le disposizioni partite dal marito detenuto, ritenuto elemento di primo piano della cosca omonima. Lei stessa avrebbe inoltre avuto un ruolo esecutivo nelle estorsioni. Demetrio Sonsogno, altro soggetto arrestato, è stato individuato nelle indagini della squadra mobile di Reggio Calabria e coordinate dalla direzione distrettuale antimafia come gestore delle risorse economiche della cosca. Sono emersi inoltre profili di responsabilità nei confronti di Santo Labate, di 32 anni, e di Antonino Labate, di 36 anni. Quest'ultimo avrebbe aiutato Francesco Zindato nella sua latitanza.

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