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logiudice antonino25 giugno 2013
Catanzaro. La Corte d'appello di Catanzaro ha confermato i sei anni di reclusione per Antonino Lo Giudice, il pentito che si era autoaccusato di essere il mandante delle bombe alla Procura generale di Reggio Calabria nel 2010 e del lanciarazzi fatto trovare a qualche centinaio di metri distante dal Cedir indirizzato all'allora procuratore di Reggio Calabria Giuseppe Pignatone.
Il collaboratore di giustizia è scomparso il 5 giugno scorso dalla località segreta dove stava scontando la condanna ai domiciliari e qualche giorno dopo ha fatto giungere a due avvocati reggini un memoriale e un video in cui ritratta tutte le accuse. Antonino Lo Giudice aveva optato per il rito abbreviato. E' tuttora in corso il processo con il rito ordinario a carico del fratello Luciano Lo Giudice, di Antonio Cortese (indicato come l'esecutore materiale) e Vincenzo Puntorieri (il quale avrebbe fornito supporto logistico).

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